martedì 9 aprile 2013

Aperitivo in pasticceria

Come da un po' di anni, ogni tanto capitiamo a fare aperitivo alla pasticceria Graziati, in piazza dei Frutti a Padova.


Il costo è da piazza in pieno centro a Padova, cioè 3,80 euro. Ma al contrario di molti altri bar della zona, non vengono offerte solo patatine ma anche altri stuzzichini
Domenica però così non è andata. Spritz all'aperol buono, come sempre. Oltre alle patatine, ci vengono portate due misere fettine di un centimetro di spessore di piadina arrotolata al prosciutto. Basta. Per carità, si era seduti all'aperto in una delle piazze più belle d'Italia e tutto il resto, però dopo anni di buon trattamento ci si rimane un po' male...
Sarà la crisi?

Voto: 3/5, costo eccessivo se non si ritorna al vecchio "contorno" dell'aperitivo. Occhio ai piccioni se ci si siede fuori!

Risotto ai carletti

Finalmente una ricetta non dolce! La settimana scorsa ho voluto provare a fare il risotto con i carletti.


Per prima cosa, lavare i carletti (al mercato li vendevano a mazzetti e ne ho utilizzati due).


Pesare il riso: per 4 persone ne ho preparato 360 grammi. In una pentola mettere dell'aglio a pezzettini piccoli a soffriggere con dell'olio.
Sbollentare per qualche istante i carletti in acqua salata, che verrà poi utilizzata come brodo per la cottura del riso, avendo cura di spezzettarli di modo che poi si amalgamino bene col riso.


Versare carletti e riso nella pentola, fare un attimo scottare e versare quindi brodo quanto basta per coprire il riso. Continuare a versare ogni tanto il brodo fino a fine cottura e fino a ottenere la densità desiderata. 


Il mio riso cuoceva circa 15 minuti; l'ho tolto dal fuoco un po' al dente per poi mantecarlo con grana e burro. Et voilà, buon appetito! 

giovedì 4 aprile 2013

Ristorante pizzeria "Instabile": un po' troppa facciata

Martedì sera siamo andati con amici al ristorante pizzeria Instabile di Scorzé, in via Venezia 166.
Dopo un spritz aperol (molto buono) sorseggiato mentre scorrevamo il menù (molto ricco in fatto di pizze) abbiamo ordinato. La sottoscritta ha optato per una pizza sfilacci, chiodini e brie (9 euro) con pasta integrale (c'era anche la pasta di farro, entrambe a 1,50 euro di maggiorazione) e la birra Morgana, proposta in bottiglia da 0,50 l al prezzo di 6 euro. Birra buona prodotta nella provincia di Treviso, pizza sottile, troppo cotta per i miei gusti.
Come dolce ho assaggiato un po' di semifreddo alla vaniglia con lamponi, fatto in casa. Buono. Il prezzo era di 5 euro, un prezzo fisso per i dolci fatti in casa da parte di una certa fascia di ristoranti. Abbiamo notato come sia stata utilizzata vaniglia in bacche per la preparazione del dolce (lo si nota dai puntini neri che macchiano il colore chiaro del semifreddo), cosa che va a favore del prezzo alto: le bacche di vaniglia costano molto di più della vanillina, preparato chimico che serve a dare l'aroma di vaniglia ai cibi.
I prezzi sono abbastanza elevati: personalmente, credo si paghi più l'ambiente (moderno: in ingresso ci sono dei tavoli con led colorati, in bagno ci sono telecamere che fungono da specchi) che la qualità del cibo (buono ma nulla di ecclatante, soprattutto la pizza).
Colonna sonora: non pervenuta.

Voto: 3/5, parcheggio piccolo che costringe a mille manovre se pieno. Prezzi delle pizze alti.

venerdì 29 marzo 2013

Torta di mele con pasta sfoglia e marmellata di albicocche

Ammetto di aver "rubato" questa ricetta dalla suocera, che la utilizza come ancora di salvezza nelle occasioni in cui manca il dolce e il tempo stringe! La torta di mele con pasta sfoglia e marmellata di albicocche è facilissima e veloce da realizzare: tra preparazione e cottura ci vogliono circa 40 minuti.


INGREDIENTI:
pasta sfoglia
marmellata di albicocche qb
2 mele gialle
amaretti qb
zucchero qb

PREPARAZIONE:
Preriscaldare il forno elettrico, con opzione ventilato, a 180°.
Stendere la pasta sfoglia su una leccarda e bucherellarla con una forchetta. Spalmarci sopra la marmellata e sbriciolare gli amaretti su di essa: con 3-4 amaretti il gusto si sente poco; inoltre un vasetto da 360 grammi di marmellata è bello abbondante, per cui vedete voi in base ai vostri gusti quanto mettere di uno e dell'altra.
Sbucciare e tagliare a fettine le mele e disporle sopra la marmellata, cercando di non lasciare spazi tra le fette: consiglio di fare in modo che un po' si sovrappongano una con l'altra.
Per chi piace il sapore dolce, spolverare il tutto di zucchero! Ma, soprattutto se la marmellata contiene già zuccheri aggiunti oltre a quelli della frutta, personalmente è abbastanza dolce. Sbriciolare ancora amaretti, sempre secondo il gusto. Infornare per circa 30 minuti. Buon appetito!

COLONNA SONORA:
1. The Rising, Bruce Springsteen
2. Lamette, Donatella Rettore
3. This is not, Static-X
4. It's a long way to the top (if you wanna rock'n'roll), AC/DC
5. Tainted love, Soft Cell (Gloria Jones cover)
6. Baywatch OST
7. Fragile, Sting
8. R.A.M.O.N.E.S., Motorhead
9. Funkytown, Lipps Inc.  

venerdì 22 marzo 2013

Eritreo Dahlak: un angolo d'Africa vicino al centro di Padova

Ieri sera siamo andati a cena al Dahlak, ristorante eritreo in via Sorio 73 a Padova.
Il ristorante è piccolino, con le pareti tappezzate da foto e manufatti dell'Africa e non solo. All'ingresso siamo stati accolti da una signora molto gentile che ci ha accompagnati al nostro tavolo. 
Il menù ci viene spiegato dettagliatamente da un signore che ci consiglia di prendere il piatto dell'amicizia: su un letto di un pane molto spugnoso vengono poste 5 pietanze a scelta tra carni e verdure. Credo che il numero delle pietanze da mettere variasse a seconda del numero di chi le mangiava, ma non ne sono sicura.


Noi abbiamo scelto: uovo di struzzo strapazzato, carne di struzzo, carne di antilope, carne di bisonte, carne di agnello. Il tutto moderatamente piccante (si può chiedere non piccante) e con un po' di salsa. Che dire...spettacolare! La carne è veramente buona: non condivido chi, in altri siti, critica il piccante, dicendo che copre il gusto delle carni. Io li ho sentiti tutti e 4 i gusti diversi! Eccezionale il pane spugnoso intriso di sugo...mi fa venire l'acquolina solo a pensarci! Si può mangiare anche con le posate, ma con le mani ha tutto un altro gusto (soprattutto se non sono lavate) e si ha un senso di libertà non indifferente.
Da bere abbiamo preso mezzo litro di acqua naturale e mezzo litro di rosso sfuso. A fine pasto ci è stato offerto un alla cannella, chiodi di garofano, zenzero e altro non ben identificato.


Il conto è stato equo (46 euro) e la pancia bella piena! Da provare!
Colonna sonora: inesistente.
CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE!!!

Voto: 4/5

lunedì 18 febbraio 2013

Home Rock Bar: live e festa grande

Sabato sera, in occasione della convention italiana sugli AC/DC, siamo tornati all'Home Rock Bar
Dopo una ventina di minuti di coda all'ingresso, sulle 23:15 riusciamo ad entrare (ingresso gratuito, senza tessere o simili). In mezzo ad una calca allucinante (come sempre all'Home il sabato sera) riusciamo a bloccare un ragazzo del locale. Per fortuna scopriamo che facevano ancora da mangiare (dovevamo ancora cenare), così ci fiondiamo su un tavolino, dopo che il ragazzo ha "gentilmente" (per noi ma non per loro) mandato via due ragazze che non stavano consumando nulla.
Sapendo bene o male il menù quasi a memoria, ordiniamo subito due hot dog e due birre medie. Devo dire che non mi aspettavo una porzione così abbondante, abituata ad altri posti. Certo, se si pensa a quanto si spende per un wurstel e delle patatine fritte surgelate, viene un colpo. Però, ribadisco, rispetto ad altri pub direi che ci stava: 5 euro per un panino morbido col sesamo sopra, dentro un wurstel e mezzo, tutto un contorno di patatine, salse (senape, maionese, ketchup) a volontà. Oltretutto, in altri pub se chiedi le salse te le fanno pagare a parte.
La birra l'ho già descritta qui .
Per il resto, grande serata con i ragazzi del locale che si alternavano a sparare aria (?) sul pubblico, con annesse salviettine sparate per aria a fare un effetto scenografico niente male.
Da mezzanotte in poi non c'è più servizio ai tavoli, e già alle 23 molti tavoli erano stati tolti per far posto alla gente che vuole ballare o anche solo bersi una birra in un ambiente molto rock e americano.

venerdì 15 febbraio 2013

Marechiaro: una delle pizzerie storiche di Padova

Ieri sera, dopo l'aperitivo, siamo andati a cenare al Marechiaro, una delle pizzerie storiche di Padova. Il locale si trova in via Manin, in pieno centro città.
Il personale è sempre cordiale. L'interno della pizzeria vuole ricordare il mare, con la presenza di barche in miniatura (comprese le reti da pesca) e di murales che rappresentano la costa.
Il menù spazia dal ristorante alla pizzeria, e dopo un attimo di indecisione caschiamo sulla nostra solita scelta: la pizza. Ho provato la ricotta e spinaci e ne sono rimasta pienamente soddisfatta.
Le birre sono un po' la nota dolente: di bionda c'è solo la Nastro Azzurro, che odio. Quindi ogni volta mi accontento della Peroni rossa.
La musica ieri sera era tipicamente anni '80 e non mi dispiaceva.
Dopo una porzione di tiramisù (ottimo), mi sono presa un bicchierino di Unicum per cercare di buttare giù tutto quello che avevo mangiato.
Il prezzo è onesto, anzi, credo di poter dire che sia una delle pizzerie che costa meno in centro a Padova.

Voto: 4/5, consigliata.   

Alexander Bar e l'aperitivo (ab)buffet

Ieri, come da anni ormai, siamo andati a fare l'aperitivo all'Alexander Bar, in via S. Francesco a Padova. L'interno è da pub, molto legno e svariati quadri di birre. La musica, soprattutto ieri, era quella giusta: rock. Tendenzialmente è sempre così, ma può capitare la serata in cui c'è reggae piuttosto che qualcosa di più battuto. Ma sicuramente tutto molto apprezzabile.
Qui non prendo quasi mai lo spritz: non perché lo facciamo male, anzi. Ma perché hanno birre troppo buone! Anche ieri ho preferito bere una fresca Gradisca alla spina, direttamente dal birrificio Amarcord. Preferite qualcosa di più dissetante? Eccovi la Blanche de Namur. Altrimenti, sempre alla spina, ci sono una trappista e una strong, stile Slalom: la Must, birra inglese della Morrells. Ogni birra viene servita sul suo bicchiere.


Dalle 18 circa con l'aperitivo vengono offerti sul bancone vari cicchetti. Ma anche seduti ai tavoli o alle botti in ingresso viene portato un piccolo buffet: ciotola di patatine classiche, ciotola di salatini e piattino con diversi stuzzichini (ieri toccavano le bruschette con pomodoro, mozzarella e origano).
Il prezzo è più che onesto: basti pensare che una Gradisca media costa 3,8 euro; un prezzo ormai quasi introvabile in centro a Padova per una bionda media, senza contare che si tratta di una birra ARTIGIANALE italiana.
Voto: 4/5  

giovedì 14 febbraio 2013

Cafè Milano: un po' esagerato

Martedì sera abbiamo voluto variare un po' l'aperitivo, quindi abbiamo deciso di provare un bar nuovo, il Cafè Milano di via S. Lucia 33 a Padova. 
Il locale è piccolino, la musica non è delle mie preferite ma si intona all'ambiente moderno e "modaiolo". Il bar è ben tenuto, pulito e i due ragazzi che lo gestiscono sono cordiali.
Ordiniamo al tavolo 2 spritz aperol e un tramezzino alle verdure grigliate. Con l'aperitivo ci portano una ciotola di patatine classiche e una di patatine particolari (credo bacon piccante o qualcosa del genere). Lo spritz è molto buono (in calice, con ghiaccio e arancia), il tramezzino non sembrava nulla di che (io non l'ho mangiato): classico, tagliato rettangolare e non a triangolo o arrotolato.
Il momento del conto è stato un po' sconvolgente: 3,5 euro a bicchiere e 1,5 euro per il tramezzino. Passi per lo spritz (quasi prezzo medio del centro patavino, contando poi che c'erano BEN due tipi di patatine), ma 1,5 euro per quel tramezzino mi è sembrato veramente esagerato.

Voto: 3/5 

martedì 12 febbraio 2013

L'aperitivo al supermercato

Ieri c'è stata la tanto temuta Big Snow! Con i miei genitori è prassi che, quando la città è piena di neve, andiamo a farci un aperitivo. Ma, tra la neve e il lunedì, non c'era quasi nulla di aperto. Dato che dovevamo pure fare un po' di spesa, ci siamo ricordati che al Despar in centro a Padova c'è un angolo bar.
Chiediamo uno spritz aperol e due prosecchi. Sul bancone c'è un buffet composto da mini panini alla bresaola e burro e degli involtini: ne ho assaggiato uno piccante e non era male. Peccato che lo spritz fosse annacquato. Non c'è possibilità di sedersi. Ovviamente la colonna sonora è quella della radio Despar, con tanto di pubblicità in tedesco. Costo: 2 euro al bicchiere.

Voto: 2/5.

La cena al Barbablù

Sabato, dopo un'estenuante partita di pallavolo, ci siamo trovati a mezzanotte che dovevamo ancora mangiare. Per non andare nel solito pub, abbiamo fatto un colpo di telefono ai nostri amici del Barbablù, pizzeria di Istrana, in provincia di Treviso.
Come al solito, ci fermiamo al bancone per uno spritz, aspettando che il tavolo sia pronto e, soprattutto, festeggiando la vittoria contro la prima in classifica.
Al tavolo ci aspettano i menù e i fogli fuori menù, che indicano le pizze particolari di stagione. La birra alla spina è buona: se la memoria non mi inganna dovrebbe essere una Paulaner. Ricordo nel listino la presenza della Salvator, sempre alla spina.
Le pizze sono molto buone: sottili, digeribili. Ci sono diversissimi gusti alla carta. Io ho preso una tra le classiche, la tonno e cipolla (chiamata Rustica nel menù). La cipolla c'era ma non mi è stata per nulla pesante, il tonno idem. Avendola mangiata all'1 di notte, direi che è una cosa ottima. Il costo delle pizze non sarà da bettola, ma mi sembra giusto per la qualità degli ingredienti.
Consiglio anche le insalate o i primi piatti, soprattutto gli spaghetti alla lillona: se piace il piccante, sono da provare!
Al momento di uscire, ci è stato offerto un giro di liquerizia o limoncello.  
L'ambiente è moderno e ben tenuto, il personale simpatico e sorridente. La colonna sonora non saprei..avevo troppa fame! 
D'estate c'è possibilità di mangiare all'aperto sulla piazza di fronte al locale. All'interno ci sono comunque due ampie sale, di cui una dotata di giochi per bambini. Sul piazzale ci sono casette di plastica sempre per i bambini...e a volte anche per i più grandi! 

Voto 4/5: i bagni non sono il massimo.

Aperitivo da "La Magra"

Uno dei bar che più frequentiamo con gli amici è il bar Agli Archi, ovvero La Magra come la chiamiamo noi. Il bar si trova in piazza San Lorenzo a Padernello di Paese, in provincia di Treviso
L'ambiente è quello del classico bar di paese (si trova di fianco la chiesa oltretutto), senza troppe pretese, ma le ragazze che lo gestiscono sono sempre simpatiche e gentili. I prezzi sono sicuramente contenuti rispetto a un centro città.
Con l'aperitivo vengono sempre servite delle patatine e noccioline; in caso contrario, basta chiedere!
La colonna sinceramente non l'ho presente, nonostante ci vada così spesso...quindi o è inesistente o è una classica radio.

Voto 3/5 sulla fiducia!   

Rugby at Home

Sabato sono stata a fare un aperitivo (lunghetto a dire il vero..) all'Home, locale in zona Fonderia a Treviso. Solitamente, lo frequento la notte ma sabato c'era l'Italia di rugby da seguire!!! Così, ci siamo infilati in mezzo alle chitarre appese per bere una birretta in compagnia e fare un po' di sano tifo.
La colonna sonora è una delle mie preferite (altrimenti non ci andrei anche la sera): nelle pause tra un tempo e l'altro o tra una partita e l'altra, veniva mandato sugli schermi un dvd di Bruce Springsteen. Ecco, nota dolente: ci sono vari schermi ai lati lunghi della sala e un maxi schermo sul lato corto. Quando c'è sole, sul maxi schermo non si vede una cippa.
Altra nota personalmente dolente: la birra. Heineken a 5 euro. Ringraziare che almeno il bicchiere era da 0,5 e non il classico 0,4. 
Comunque il personale è, come al solito, simpatico e festaiolo! L'ambiente poi è rockettaro e ricercato, quindi bisogna andarci almeno una volta.

Voto: 3/5 per vedere il rugby (non ci siamo con la birra e il sole, sì ambiente e personale).

 

lunedì 11 febbraio 2013

Trattoria Al Sole: mangiare con semplicità

Sono capitata in questa trattoria trevigiana di via Montesanto (una laterale della strada Sant'Angelo) per un pranzo di compleanno.
Il personale è cordiale, particolare la signora (la padrona?) che prende le ordinazioni e sta al bancone: riceve tutti con un "ciao bella! ciao bellissima! ciao bello!" e un sorriso simpatico.
Gli avventori non sono giovani, non c'è musica ma l'ambiente è tranquillo e fa sentire a proprio agio senza troppi fronzoli.
Partiamo con un antipasto (gentilmente, ai bambini che erano con noi viene servita una porzione di spaghetti al pomodoro in contemporanea) di prosciutto crudo, un tortino che doveva essere con funghi e zucca, della bresaola su letto di insalata (già condita) con delle scaglie di grane e un filo d'olio. Come primo, un piatto di tagliolini al ragù d'anatra (forse un po' troppo oleoso). Di secondo, un piatto di tagliata (un po' secchina) con contorni misti della casa: dell'insalata da condire, patate fritte "della casa" (nel senso, non quelle allungate e sottili tipiche dei fastfood), dei carciofi cotti. Sul tavolo c'erano già delle bottiglie d'acqua (naturale e frizzante) e bottiglie di vino senza etichetta (bianco e rosso). Ho bevuto solo il rosso e ci stava (per dirla in maniera giovane). Inoltre c'erano dei cestini di pane (classico bianco) e grissini (della Roberto o simili).
Col caffè vengono portate in tavola bottiglie di grappa, brandy e uno Stravecchio Branca. 
Al momento di uscire, la signora gentilmente ci offre un bicchierino di liquerizia.

Come voto gli darei un 3/5: un po' antipatico il cameriere che mi ha tolto il piatto di sotto al naso che stavo ancora finendo di mangiare (dovevo fare la scarpetta!!! Non mi interessa se è maleducato, io il sugo l'ho pagato e lo voglio mangiare!) e si è messo a sparecchiare la tavola con un paio di persone che dovevano ancora finire il secondo.

Possibilità di parcheggio a lato della trattoria.    

La ciambella bicolore

Ecco la prima ricetta del blog! E' una delle mie ricette preferite, perché facile da fare e perfetta in ogni occasione. La ciambella bicolore non è altro che un bel ciambellone classico con l'aggiunta di cacao per dare l'effetto bicolore e, diciamolo, quel sapore in più cioccolatoso che fa sempre piacere. 


INGREDIENTI:
300 g di burro
300 g di zucchero
1 bustina di zucchero vanillato
5 uova
sale qb
300 g di farina
1 bustina di lievito
20 g di cacao amaro  

PREPARAZIONE:
Ammorbidire il burro. Io, personalmente, preferisco lasciarlo a temperatura ambiente almeno un'oretta. Se il tempo manca, si può benissimo metterlo un po' a bagnomaria. Per rendere l'operazione ancora più veloce, conviene tagliarlo a pezzettini. Ammorbidire il burro permette successivamente di lavorarlo meglio e più facilmente con gli altri ingredienti.


RICORDARSI (io me ne rendo conto sempre a fine ricetta) di scaldare il forno a 180°: il mio ci mette circa 10 minuti, quindi da valutare a che punto della ricetta accenderlo per averlo subito pronto appena si butta l'impasto nella teglia. Io ho usato l'opzione ventilato, perché....eh sì, perché una volta ho provato a cucinare la ciambella con lo statico e mi è rimasta mollacciosa, quasi cruda, all'interno.
Imburrare e infarinare uno stampo a forma di ciambella: dato che di burro ce ne è sempre abbastanza, uso una piccola quantità di burro e farina da utilizzare poi per il dolce.
Lavorare il burro a crema. Io ho utilizzato un vecchio sbattitore alla velocità minima. 


Aggiungere lo zucchero, lo zucchero vanillato, le uove, il sale e lavorare il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. 


Setacciare quindi la farina e il lievito e unirle al composto. Lavorare il tutto con lo sbattitore (più facile e rapido). Versare mezzo impasto nello stampo, mentre si aggiunge al rimanente il cacao e lo si amalgama per bene.



Infornare per 50 minuti circa, controllando comunque la cottura con uno stuzzicadente (se, infilandolo nel dolce, resta umido e con frammenti di pasta attaccata, bisogna lasciarlo cucinare ancora un po'). Nel mio forno, ho posizionato lo stampo nel secondo posto dal basso.
Una volta raffreddata, spolverare la ciambella con lo zucchero a velo e mangiare di gusto! E' ottima anche inzuppata nel latte.

MI RACCOMANDO: pulire la terrina in cui si sono mescolati l'impasto e il cacao...possibilmente con le dita, la cosa diventa ancora più goduriosa!

COLONNA SONORA:
per cucinare questo dolcetto ho lasciato fare al random del mio cellulare. Questa è stata la playlist creata a caso dal mio fedele Nokia:
1. Open your eyes, GUANO APES
2. Blut Royale, COMBICHRIST
3. I don't want to grow up, THE RAMONES
4. Third eye, TOOL
5. Hold my finger, SIKTH
6. Go, PEARL JAM
7. California dreamin', THE MAMAS & THE PAPAS
8. I want you, CHEAP TRICK
9. Baywatch OST
10. Jerusalem, SINEAD O'CONNOR
11. Toys in the attic, AEROSMITH
12. Got the life, KORN
13. Help, THE BEATLES
14. Number of the beast, IRON MAIDEN
15. Whole lotta Rosie, AC/DC
16. A.D.I.D.A.S., KORN
17. God save the queen, MOTORHEAD (Sex Pistols cover)
18. What do you do for money honey, AC/DC
19. Twist and shout, THE BEATLES        
 

Il Britannia Pub al venerdì sera? Una sicurezza!

Ciao e benvenuto nel mio blog!
In questo spazio di internet (o, meglio, di Google) vorrei scrivere di cucina, di musica e di esperienze enogastronomiche. Spero di riuscirci!
Senza troppe perdite di tempo, partiamo subito con la prima recensione: sta sera vorrei "parlare" del Britannia Pub, un locale situato in via Crico 29 a Fossalunga di Vedelago, in provincia di Treviso. Questo pub è da tempo ritrovo mio e dei miei amici, soprattutto al venerdì sera quando le birre da mezzo vengono vendute a metà prezzo (eh sì, sono una grande appasionata di birra!). La scelta di birre alla spina è ampia: Slalom, Hoegaarden, Lupulus..ovviamente, non manca nemmeno la classica bionda da 4,9°, il cui nome ora mi sfugge. In alternativa ci sono birre in bottiglia e i soliti analcolici, come in tutti i classici pub.
Dopo aver ordinato una porzione di patatine (abbondante rispetto agli altri pub), con il solito sovrapprezzo se si ordinano con la salsa (per esempio, 3,60 euro con salsa rosa), ti consiglio di mangiare il Maxi Burger, ovvero hamburger con pomodoro, insalata, pancetta, formaggio e ketchup a 4,50 euro. Oppure un altro panino a scelta con l'hamburger. Se non hai voglia di farti una mangiata da fastfood, puoi sempre optare per una bruschetta: ottima è quella con salsa porcini e pancetta, ma anche quella porchetta e brie non scherza! I prezzi qui variano tra i 5 e i 5,50 euro, riempiono un po' meno rispetto ai panini con l'hamburger ma, personalmente, saziano e meritano. In alternativa ci sono toast (classici, con funghi ecc.), club sandwiches, panini caldi ecc.
L'ambiente è più da bar che da pub (basti pensare alle partite di scopone o alle sigarette in vendita all'interno del locale), ma a me piace così. 
La colonna sonora del Brit (così lo chiamiamo noi) varia: oltre a organizzare serate dal vivo (se vuoi mantenerti aggiornato sulle date dei concerti, visita la pagina Facebook del pub), il maxi schermo presente nel locale può mostrare MtvClassic e simili o RockTv. Mi pare mostri anche le partite di calcio, ma non ne sono certa.

In conclusione, il mio voto è 4/5: la gestione, che si può definire famigliare, ti fa sentire a casa; le ragazze al bancone o che servono ai tavoli sono sempre gentili e simpatiche; uniche pecche sono i tavoli (ci sono quasi esclusivamente tavoli fissi da 6 persone) e il parcheggio (da cercare in giro per il paese).